La mia infanzia
Parole e Musica di Jacques Brel,
La mia infanzia passò
con la traduzione di Angela Bruno
di grigiori in silenzi
tra false riverenze
e mancanza di battaglie
d'inverno stavo nel ventre
della gran casa
che aveva gettato l'ancora
tra i giunchi su al Nord
d'estate seminudo
ma assolutamente pudico
io diventavo indiano
tuttavia già sicuro
che i miei zii ben pasciuti
mi avevano rubato il Far West
La mia infanzia passò
le donne nelle cucine
in cui sognavo la Cina
invecchiavano mangiando
gli uomini alla frutta
si ammantavano di tabacco
fiamminghi taciturni e saggi
e non sapevano di me
io che tutte le notti
in ginocchio per un nulla
arpeggiavo il mio sconforto
ai piedi del letto troppo grande
volevo prendere un treno
che non ho preso mai
La mia infanzia passò
di servetta in servetta
mi stupivo già
che proprio non fossero piante
mi stupivo ancor più
di quelle riunioni di famiglia
a passeggio di morto in morto
tutti vestiti a lutto
mi stupivo soprattutto
di far parte di quel gregge
che mi insegnava a piangere
che conoscevo troppo
avevo l'occhio del pastore
ma il cuore di un agnello
La mia infanzia scoppiò
e fu l'adolescenza
e il muro di silenzio
un mattino si infranse
e fu il primo fiore
e la prima fanciulla
la prima graziosa
e la prima paura
io volavo lo giuro
giuro che volavo
il mio cuore apriva le braccia
non ero più selvaggio
E la guerra arrivò
ed eccoci qui, stasera